19 Aprile 2024

L'ansia: impariamo a conoscerla

Dott.ssa Giannecchini, Psicologa
scritto da fanny il 02-11-2020 17:07
L’ansia. Quante volte ne abbiamo sentito parlare? Quante volte abbiamo provato tale emozione sulla nostra pelle? L’ansia è un’emozione che comporta l’attivazione del nostro organismo e che sorge in risposta ad una minaccia indefinita, probabile. Ciò che la differenzia dalla paura è proprio questo: l’ansia deriva dalla soggettiva percezione di pericolo, mentre la paura nasce in risposta ad una minaccia definita ed evidente. L’ansia viene definita anche “paura senza oggetto” o, per meglio dire, anticipazione del pericolo.
Una delle cose che più mi ha colpito quando studiavo Psicologia all’Università è stata la scoperta che l’ansia è connaturata all’esistenza umana. Sì, proprio così. Una giusta dose di ansia è fondamentale per la sopravvivenza: temere qualcosa che potrebbe accadere è sicuramente utile per evitare di metterci nei guai. Però, pensate un po’ all’effetto che questa attivazione potrebbe avere a dosi maggiori, “esagerate”: proveremmo irrequietezza e agitazione per la maggior parte del giorno privandoci della possibilità di vivere nel presente; se ci mettessimo ad esaminare tutte le possibili catastrofi che potrebbero accadere, vivremmo costantemente nel timore.
L’ansia che pervade la nostra mente per la maggior parte del giorno tutti i giorni è un’ansia cronica e si differenzia da quella acuta. Senza entrare nel merito dei Disturbi d’Ansia ai quali potrei dedicare un secondo articolo, mi soffermerò sull’attacco di panico come una delle manifestazioni dell’ansia acuta. L’attacco di panico consiste nella presenza di ansia molto forte che nasce senza uno stimolo preciso, individuabile, chiaro. È un’ansia che decolla brutalmente, con un meccanismo tutto-o-nulla. L’esperienza è drammatica nonostante abbia una durata che solitamente rientra nei 10 minuti. In questo lasso di tempo, il soggetto esperisce sintomi fisiologici, fisici e psichici: è frequente che la persona si rivolga al Medico piuttosto che al professionista della Salute Mentale. Una caratteristica dell’attacco di panico emerge in seguito all’attacco stesso: la persona inizierà ad evitare gli stimoli connessi all’evento (per esempio il luogo in cui è avvenuto l’attacco) e, gradualmente, estenderà l’evitamento ad altre situazioni. L’evitamento delle situazioni e/o l’ansia anticipatoria (preoccupazione persistente per l’insorgere di altri attacchi o per le loro conseguenze) costituiscono un criterio necessario per diagnosticare il Disturbo di Panico. È necessario, tuttavia, sottolineare che gli attacchi di panico possono verificarsi nel contesto di un qualsiasi disturbo mentale e che attacchi sporadici non determinano la diagnosi di Disturbo di Panico. La percentuale di persone che, nel corso della loro vita, hanno esperito almeno un attacco di panico è alta. Per questo è importante ricordare che lo Psicologo può aiutarti a gestire l’ansia attraverso tecniche di rilassamento, può insegnarti a riconoscere i campanelli di allarme e sostenerti nella ricerca di ciò che ostacola il tuo benessere psicologico.

Dottoressa Fanny Giannecchini
Psicologa


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